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mercoledì 1 luglio 2009

Il paese delle verità sotto i tappeti!

Napolitano: «Tregua nelle polemiche»

Appello in vista del G8, «data la delicatezza dell'evento».

Cosi il nostro presidente della Repubblica invita tutti i giornali, tutti gli esponenti politici, tutti i movimenti di pensiero di tacere sulle immense bugie, e sulle cose più squallide, a cui ci ha abituato il nostro presidente del consiglio nonche Silvio Berlusconi. In vista del G8 Napolitano vuole dare agli altri grandi paesi l'immaggine di un'Italia unita e contenta delle persone al governo quando più che mai oggi c'è una profonda spaccatura tra chi governa e chi ogni giorno affronta i problemi quotidiani e fa la spese delle serate mondane di Silvio o delle sue leggi adpersonam. Questa strada indicata da Napolitano non credo che sia percorribile, prima di tutto si vedrebbe un'Italia non in grado di affrontare i propri problemi, pronta a metterli sotto il tappeto, inoltre salterebbe all'occhio un'Italia chiusa, distanziata e poco partecipe al progetto dell'Europa poiche non in grado di discutere con le altre grandi nazioni un problema che si deve porre un paese civile e del primo mondo come è definita l'Italia. Il nostro presidente della Repubblica invitando al silenzio in qualche modo si schiera a favore e a sostegno di Berlusconi e di quello che ha fatto, come tutti sapete quest'utlimo è noto utilizzatore finale di escort che lui non paga assolutamente ma fa pagare ai propri collaboratori, inoltre negli ultimi giorni è stato paparazzato a cena con il giudice costituzionale Luigi Mazzella il quale si dovrà pronunciare sul Lodo Alfano (lascio intendere a voi come finirà), insomma un Berlusconi attivo su molti campi ma sfortunatamente assente quando c'è da parlare del bene dei cittadini. In un paese civile il presidente della Repubblica come figura neutra non può invitare al silenzio, è sicuramente una limitazione discutibilmente utile ma ingiusta, ogni cittadino, ogni giornalista se vuole deve poter dire quello che pensa sulle vicende del proprio paese, insomma un'altra stretta al bavaglio, che a poco a poco soffoca sempre di più!

Simone


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