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lunedì 13 luglio 2009

Minzolini: Come si diventa burattini di Berlusconi!


Augusto Minzolini, attuale direttore del Tg1, giornalista molto bravo, in grado di scoprire negli anni ’90 la cena carbonara tra Berlusconi, Dell'Utri, D'Alema e Franco Marini, di accusare tramite delle dichiarazioni di Violante il fratello di Dell'Utri per un presunto coinvologimento in un inchiesta giudiziaria con Nitto Santapaola, importante boss mafioso, salvo poi essere querelato da Violante che sostiene di non avere mai detto quelle parole, Minzolini precisamente nel '94 esprimeva perle di saggezza riporto qui qualche riga delle dichiarazioni che lui lasciò a Repubblica «Un politico è un uomo pubblico in ogni momento della sua giornata e che deve comportarsi e parlare come tale........penso che se noi avessimo raccontato di più la vita privata dei leader politici forse non saremmo arrivati a tangentopoli, forse li avremmo costretti a cambiare oppure ad andarsene. Non è stato un buon servizio per il paese il nostro fair play: abbiamo semplicemente peccato di ipocrisia.....La distinzione fra pubblico e privato è manichea: ripeto, un politico deve sapere che ogni aspetto della sua vita è pubblico. Se non accetta questa regola rinunci a fare il politico». Da questi fatti e da queste dichiarazioni sembrerebbe un giornalista libero e da ammirare per il suo coraggio, ma oggi alla direzione del Tg1 non si riconosce più, per me quell’Augusto Minzolini che scrive che il pubblico e il privato nella vita di un politico non esistono è un altro da quello che oscura sul suo Tg le inchieste ai danni del presidente del consiglio, e le vicende di quest’ultimo con le sue donne anzi le sue ragazze, quest’uomo sarà mica dottor Jekyll trasformato nel signor Hyde? Comincio ad avere paura, le persone cambiano diventano strane, diverse, cominciano ad avere parti di legno salvo poi diventare burattini al servizio del nonno Silvio, che come fosse Mastro Geppetto si costruisce i burattini come vuole lui, e Minzolini anzi Pinocchio ormai fedele marionetta oscura i servizi sull’Idv, oscura l’inchiesta di Bari, dice addirittura che i fatti che riguardano Silvio e i suoi festini a Villa Certosa è solo gossip e lui non si vuole (o meglio non può) occuparsi di questo. Di Pietro giustamente visto i torti subiti, lo accusa di essere l’Emilio Fede del Tg1 e chiede le sue dimissioni. Ma questo ormai finito e ben fatto Pinocchio si rende conto che stà privando i cittadini e stà rubando loro il diritto di una libera informazione? In un tv per cui si paga il canone per avere poi il solito BerluSCORIE che manipola tutto. Chiedo veramente come fatto già da Grillo di non vedere più il Tg1 perché solo con il crollo degli ascolti si possono rendere conto che devono cambiare direzione e offrire un servizio completo e libero e poi magari Pinocchio potrà ribellarsi al suo Mastro Geppetto!
Simone

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