sabato 20 novembre 2010
Dell'Utri non sapeva che Mangano era un mafioso ...
Intercettazioni del 14 febbraio 1980, ore 15.44
Il 14 febbraio 1980 la Criminalpol di Milano, che indaga sull’ex fattore di Arcore Vittorio Mangano per mafia e traffico di droga, intercetta una sua telefonata dalla sua camera all’Hotel Gran Duca di York con Marcello Dell’Utri, che risponde dall’abitazione di Filippo Alberto Rapisarda (all’epoca latitante in Venezuela presso il clan Cuntrera-Caruana), dove si è trasferito dopo aver perso il lavoro in seguito alla bancarotta della società da lui amministrata (Bresciano Costruzioni Sas) e all’arresto del gemello Alberto per il crac della Venchi Unica. Un mese dopo, Mangano verrà arrestato e resterà in carcere per 11 anni, condannato a 13 per mafia (processo Spatola), per droga (maxiprocesso a Cosa Nostra) e infine, in primo grado, a 2 ergastoli per triplice omicidio.
DELL’UTRI-Pronto?
MANGANO- Buonasera, il dottor DEL LUPI (errore di trascrizione della Polizia: si tratta di Marcello Dell’Utri, ndr)?
DELL’UTRI-Oh, caro Mister!
MANGANO-Minchia! Sempre occupato ‘sto telefono!
DELL’UTRI-Si, e per forza. Perché senza ufficio, questa è diventata casa, ufficio, tutte cose.
MANGANO-Ah, l’appartamento, lì è?
DELL’UTRI-Si, a casa.
MANGANO-Perbacco, allora mi dispiace averlo disturbato!
DELL’UTRI-Chi mi disturba? Io stavo lavorando qua, per cui … Dov’è, dov’è?
MANGANO-Sono in albergo. Ha telefonato Tony Tarantino?
DELL’UTRI-Mah, ieri c’ho parlato. Avevo telefonato io, però.
MANGANO-Oggi doveva telefonatre per darci l’appuntamento per me.
DELL’UTRI-Esatto, mi disse che alle quattro mi chiamava.
MANGANO-Alle 4. Io invece, siccome forse lui deve andare fuori, comunque …
DELL’UTRI-Eh, eh
MANGANO-Eh, ci dobbiamo vedere?
DELL’UTRI-Come no? Con tanto piacere!
MANGANO-perché io le devo parlare di una cosa …
DELL’UTRI- Benissimo
MANGANO- Anzitutto un affare.
DELL’UTRI-Eh beh, questi sono bei discorsi.
MANGANO-Il secondo affare che ho trovato per il suo cavallo …
DELL’UTRI-Davvero? Ma per questo dobbiamo trovare i piccioli (i soldi, ndr).
MANGANO-Eh va bè, questo è niente.
DELL’UTRI-No, questo è importante
MANGANO-Perché? Non ce ne hai?
DELL’UTRI-Senza picciolii non se ne canta messa.
MANGANO-Ne hai tanti di soldi. Non buttatevi indietro.
DELL’UTRI-No, non, non scherzo! Sono veramente in condizioni di estremo bisogno.
MANGANO-Vada dal suo principale! Silvio!
DELL’UTRI-Quello ‘n sura (non suda, non sgancia, ndr), manco se…
MANGANO-Non suda? Ma parola d’onore!
DELL’UTRI-E veramente … no, le dico tutto. Ho dovuto pagare per mio fratello soltanto otto milioni solo per la perizia contabile, sto uscendo pazzo, poi ho bisogno di soldi per me per gli avvocati perché sono nei guai … perché sempre per il discorso del pazzo là. Ci dico veramente, io me la prendo a ridere, perché insomma ad un certo punto …
MANGANO-Ah, va bè, si che si può fare?
DELL’UTRI-Anche perché uno … la salute, guarda, è veramente la cosa più importante, per cui dico … sono miliardiario perché c’ho la salute! Purtroppo bisognerà affrontare anche le situazioni …
MANGANO- E lui dov’è, sempre lì a Torino?
DELL’UTRI-Alberto, mio fratello. Si, a Torino. Si,si, a Torino.
MANGANO-A Torino.
DELL’UTRI-Adesso spero che entro un mese ci levano ‘sta camurria …
MANGANO-E rientra
DELL’UTRI-E rientra, insomma si può muovere, comincerà a lavorare … sa, eh ….
MANGANO-E l’ufficio?
DELL’UTRI-L’ufficio non c’è più, l’ho levato. Dov’ero prima io, lei ci venne.
MANGANO-Ho capito …
DELL’UTRI-La società falluta, è venuto il Tribunale, curatori sigilli, eccetera, ed hanno chiuso, tutto … e quindi sono in mezzo ad una strada.
MANGANO- E Tonino (Cinà, altro mafioso palermitano che sarà condannato insieme a Dell’Utri, ndr)l’ha inteso?
DELL’UTRI-Si, l’ho sentito.
MANGANO-E le ha detto qualcosa di me?
DELL’UTRI-No, niente. Mi ha detto che deve venire lui, a fine mese – inizio di Marzo. Si, m’ha detton che lei doveva venire, anche lui dice se vi sentite perché deve venire. Tutto qua, non mi ha detto altro.
MANGANO-Va bene. A che ora ci vediamo?
DELL’UTRI-Quando dice lei.
MANGANO-No, va bene.
DELL’UTRI-Dov’è lei. Al solito in Via Moneta?
MANGANO-Eh, si.
DELL’UTRI-Si?
MANGANO-Si.
DELL’UTRI-E allora si telefona a Tonino? Se mi telefona, aspettava la sua telefonata, oppure…?
MANGANO-No, perché lui mi pare che alle 4 telefona.
DELL’UTRI-Allora che fa? L’aspetto o non l’aspetto.
MANGANO-Si. Meglio è.
DELL’UTRI-Allora aspetto la telefonata di Tonino e ci dico alle 4 e mezza da lei. E’ giusto l’orario?
MANGANO-Magari …
DELL’UTRI-Magari 5?
MANGANO-Ma lo sa lei che può fare, dottore?
DELL’UTRI-Eh?
MANGANO-Può venire qua e lo lascia detto al ragazzo.
DELL’UTRI-No, perché sono solo. Non c’è nessuno. Qui non c’è nessuno.
MANGANO-Perché lui passa qua alle 4.
DELL’UTRI-Ah, passa lui?
MANGANO-Perciò può venire direttamente qua e chiamarlo.
DELL’UTRI-E allora lo fermasse e ci dici che sto arrivando.
MANGANO-Eh, allora aspetto qua.
DELL’UTRI-E’ logico.
MANGANO-E’ ora che la sbrogliamo ‘sta cosa.
DELL’UTRI-Va bene.
MANGANO-Va bene.
DELL’UTRI-OK
MANGANO-Arrivederci
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