Sit-in mercoledì 8 Luglio 2009 ore 11:00 presso l’Ufficio scolastico Provinciale (ex CSA) di Caltanissetta.
Sembrerebbe una canzone di Vasco Rossi, ma non lo è: si tratta del nostro grido che si alza da Caltanissetta, la nostra città che giorno dopo giorno si va svuotando di giovani che migrano verso luoghi lontani.
CALTANISSETTA sta morendo, la SICILIA sta morendo, l’ITALIA sta morendo…e noi Italiani cosa facciamo? Niente! Aspettiamo la quotidiana rassicurazione che la crisi è alle spalle e che dobbiamo spendere di più per poter uscire definitivamente dalla crisi.
La scuola ha le ore contate: E’ UFFICIALE: NON CI SARA’ NESSUN LICENZIATO NELLA SCUOLA (dichiarazioni del Presidente del Consiglio alcuni giorni dopo lo sciopero generale del 30 ottobre 2008) ed infatti, ci sarà solo una riorganizzazione delle scuole italiane con 42.104 posti in meno. Allora i conti non tornano? No, perche questi 42104 posti in meno (solo nell’anno 2009/10) sono persone già alla data di oggi 6 luglio 2009 con il contratto scaduto da 6 giorni e quindi non più in servizio. Siamo da tutti chiamati “ PRECARI”. Peccato che i cosiddetti precari della scuola hanno fatto concorsi statali, hanno frequentato corsi magari lontani oltre 100 km dalla propria città, si sono specializzati, hanno fatto i corsi “Forcom” ed altri affini, ci hanno creduto per 5 – 10 - 15 anni perché il contratto è stato loro rinnovato annualmente, hanno svolto bene e con professionalità il loro lavoro ed ora sentono dire proprio dal Ministro dell’Istruzione “MI SPIACE IL PRECARIATO NON E’ UN PROBLEMA MIO” (certo il Ministro Gelmini non ha colpe, ma ha trovato il modo per risolvere il “problema precari” una volta per tutte?). E allora cosa bisogna fare? Uscire dal mondo della scuola in silenzio e stare a guardare dalla finestra la distruzione della SCUOLA ITALIANA?
Dal prossimo anno scolastico si avranno classi con 33/ 34elementi! Quale beneficio deriverà da tutto questo? Quali miglioramenti si potranno rilevare nella preparazione dei ragazzi? E poi quale sicurezza c’è a tenere 35 allievi in una classe di circa 16 - 18mq?
Gli allievi, inoltre, per l’anno prossimo avranno la sgradita sorpresa di non trovare più i loro insegnanti. Non conta la continuità didattica?
Nella provincia di Caltanissetta ci saranno numerosi tagli e molti precari non avranno rinnovato il contratto (dopo vari anni di rinnovo e promesse di immissione in ruolo). Nella Scuola superiore di 1° grado la riduzione di unità sarà di 86 posti; nella Scuola superiore di 2° grado i posti in meno saranno 88, mentre al personale ATA diminuiranno 92 posti; per un totale di 266 posti in meno. A questi vanno ad aggiungersi i tagli alla scuola Primaria e dell’infanzia colpita pesantemente dal ritorno al maestro unico.
Questi dati drammatici nessuno li commenta e si attiva per protestare: i sindacati che dicono di tutelare i precari sulle decisioni del Governo hanno organizzato uno sciopero generale a Roma (dove ha aderito 82% dei docenti) due giorni dopo l’entrata in vigore della Legge riforma sul taglio degli organici e poi alcuni noti rappresentanti di queste illustri sigle sindacali vanno a cenare con il Presidente del Consiglio e poi sottoscrivono un mortificante aumento di stipendio per i docenti!
I Politici nazionali, regionali, provinciali e comunali che litigano tra di loro creano un “balletto” di responsabilità senza tutelare i propri concittadini che esasperati emigrano al nord o in altri paesi più civili del nostro!
Nel frattempo comunque la Corte Costituzionale giudica i tagli sulla scuola in parte illegittimi (quindi qualche speranza possiamo averla sul rispetto delle leggi in Italia).
Ma la legge Finanziaria 2006 che prevedeva 150.000 immissioni in ruolo in tre anni non si rispetta, tramite quella legge sono stati immessi 50.000 docenti il primo anno e 20.000 il secondo anno; e gli altri? Perchè le leggi in Italia le Istituzioni non le rispettano?
Perché in Trentino Alto Adige (regione a statuto speciale) la riforma non è stata recepita mentre in SICILIA LA RIFORMA HA CREATO OLTRE 5000 POSTI IN MENO ED E’ LA SECONDA REGIONE D’ITALIA AD AVERE PIU’ TAGLI? ASPETTIAMO UNA RISPOSTA DAL PRESIDENTE DELLA REGIONELOMBARDO CHE A SETTEMBRE DICHIARAVA CHE LA SICILIA NON AVREBBE MAI OTTEMPERATO ALLA RICHIESTA DI COSI’ TANTI TAGLI!
Ma perché il Governo ha voluto salvare l’ALITALIA caricando il debito su di noi Italiani mentre sulla scuola non muove un dito in difesa di tanti lavoratori onesti?
Le classi del prossimo anno che diventeranno di 34 alunnipiù i ragazzi diversamente abili sono forse a norma della legge sulla sicurezza ex 626/94, d lgs 81 2008 convertito in legge DL 97/2008?
Precari Disoccupati di Caltanissetta
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